lunedì 21 febbraio 2011

Brindisi, latitano le ambulanze


BRINDISI - Ambulanze nuove acquistate dall’Asl di Brindisi per l’ospedale “Perrino” dirottate in poche ore verso altre strutture sanitarie della provincia. A denunciarlo è la Cisl di Brindisi, che in una nota a firma del segretario Corradino De Pascalis stigmatizza lo «spreco di risorse» prodotto dall’utilizzo di ambulanze private. «Sono ormai quasi due anni - scrive De Pascalis a nome della Cisl - che la Asl di Brindisi cerca di acquistare nuove ambulanze per il presidio ospedaliero “Perrino”, ma non si sa per quale mistero o per quale maledizione, appena giunte in quell’ospedale, esse vendono dirottate presso altre destinazioni».

Il segretario provinciale della Cisl 
sottolinea l’incongruenza dell’utilizzo, da parte del “Perrino”, di «ambulanze vecchie di circa tredici anni e quindi non idonee e forse anche fatiscenti per il trasporto degli ammalati» mentre altri stabilimenti ospedalieri vengono dotati di mezzi di ultimissima generazione che, secondo quanto denunciato dalla Cisl, restano quasi inutilizzate. Una circostanza, quest’ultima, negata con forza dal direttore generale della Asl Rodolfo Rollo. «Il nostro parco ambulanze - spiega -, che non si può certo definire vasto, viene utilizzato al 100%». «A quale logica - prosegue la denuncia della Cisl rispetto al trasferimento delle ambulanze in provincia ed all’utilizzo di mezzi privati per il “Perrino” - risponde tutto ciò? Come mai gli atti deliberativi della Direzione Generale sono motivati dalla necessità di acquistare ambulanze nuove e rispondenti alle necessità del polo ospedaliero “Perrino” e poi le stesse sono dirottate dallo stesso verso altri stabilimenti ospedalieri, di solito entro le prime 24 ore di possesso?». Una situazione aggravata ulteriormente, secondo il segretario della Cisl De Pascalis, dal «continuo ricorso alle ambulanze private» che produrrebbe un notevole aggravio di spesa. «Quello che sconcerta più di ogni cosa - aggiunge De Pascalis - è che, nelle apposite deliberazioni di liquidazione per il servizio reso dalle ambulanze private, si motiva tale ricorso in quanto “è stata accertata l’impossibilità ad utilizzare le ambulanze dell’azienda perché in riparazione o impegnate per altro trasporto o non idonee al trasferimento». Una fattispecie che la Cisl non condivide e definisce come uno spreco di risorse «che in questo particolare momento di difficoltà per la sanità pugliese, dovrebbe essere assolutamente evitato, anche per le evidenti incongruenze rispetto ai tagli di servizi socio-assistenziale a cui purtroppo sono sottoposti i pugliesi da diverso tempo». «Dal momento in cui un’ambulanza viene acquistata - risponde a distanza il direttore Rollo - è il dipartimento Emergenza-Urgenza ad indicare la destinazione migliore per il mezzo grazie ad una mappa precisa dei fabbisogni del territorio». L’utilizzo di ambulanze private, dunque, secondo quanto sottolineato dal direttore generale dell’Asl è una scelta che si fa «se non ci sono ambulanze disponibili e idonee». Per i trasporti di emergenza, infatti, il mezzo deve avere al massimo cinque anni mentre per quelli secondari, le ambulanze possono - per legge - essere anche più vecchie. «Si tratta - aggiunge Rollo - di un modo per tutelare tutto il territorio, grazie all’impegno ed alla professionalità delle cooperative e delle associazioni di volontariato che ci forniscono i mezzi». Riguardo al servizio di emergenze cardiochirurgiche, che la Cisl denunciava affidato - anch’esso - a privati, il dottor Rollo sottolinea come il “Perrino” sia uno dei primi centri in Puglia per l’angioplastica. «Per legge - conclude Rollo - mentre si sta trattando un’emergenza di questo genere deve esserci un’ambulanza di ultimissima generazione pronta a trasportare il paziente nel più vicino centro cardiochirurgico in caso di complicazioni. Il fatto che non siano mai state utilizzate è solo una buona notizia».
Lunedì 21 Febbraio 2011 - 13:15