lunedì 12 dicembre 2011

Da soccorritrice 118 a dott. ssa






Giorno 07 Dicembre presso la facoltà di medicina  e chirurgia di Bari "polo di Brindisi " si laureava in infermieristica la Dottoressa Salicandro Angela, a Lei e alla sua famiglia tantissimi auguri.


giovedì 10 novembre 2011

Fiore presenta risultati eccellenza Asl Br per 118






Di seguito, la nota sul riconoscimento del servizio 118 di Brindisi:
 Il Sistema di Emergenza Urgenza 118 di Brindisi ha conseguito l’accreditamento professionale ISO 9000 in riferimento ai requisiti organizzativi e funzionali stabiliti dalla Società Italiana Sistema (S.I.S.) 118 in collaborazione con il CERMET di Bologna, Istituto di Certificazione e Ricerca per la Qualità accreditato nel settore EA38 (Sanità e altri Servizi Sociali). L’accreditamento è un processo attraverso il quale un’agenzia valuta e riconosce che una istituzione pubblica o privata è organizzata e opera in base a standard pre-definiti. In particolare la S.I.S. 118, in collaborazione con il CERMET di Bologna, ha avviato nel corrente anno un progetto nazionale finalizzato a costituire un elenco di soggetti accreditati (centrali operative 118) che garantiscano uno standard di servizio sulle prestazioni erogate. La verifica tecnica di Sistema è stata condotta sul piano della: “corporate governance” – l’organismo di certificazione ISO 9000 (CERMET) ha valutato lo stato di conformità e applicazione del Sistema di Gestione della struttura “118 Brindisi” rispetto ai requisiti di governo gestionale del modello di Accreditamento Professionale S.I.S. 118; “clinical governance” – i valutatori qualificati della S.I.S. 118 hanno considerato lo stato di conformità e applicazione del Sistema di Gestione della Centrale Operativa 118 rispetto ai requisiti di governo professionale. In pratica, il Sistema di Emergenza Urgenza 118 Brindisi è stato valutato in riferimento a 54 items (aspetti organizzativi e funzionali) per quanto concerne i “Requisiti Generali”, 39 items sui criteri operativi del “Servizio di Soccorso e Maxiemergenza” e 26 items concernenti i “Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali”. Il percorso di valutazione/accreditamento è stato avviato nel mese di Maggio 2011 e si è concluso con la certificazione finale rilasciata in data 21/09/2011, in occasione del Congresso Nazionale SIS 118 di Torino. A tutt’oggi, le uniche Centrali Operative 118 in Italia iscritte nell’elenco nazionale per l’Accreditamento Professionale S.I.S. 118 – CERMET sono: Brindisi, Perugia, Modena, Savona, Biella e Caserta. L’obiettivo finale dell’Accreditamento Professionale delle Centrali Operative 118 in Italia è quello di garantire al cittadino un servizio di qualità nel contesto delle emergenze/urgenze territoriali, mediante una adeguata e qualificata gestione delle chiamate di soccorso (dispatch), attivazione e coordinamento dei mezzi di soccorso, trattamento sanitario sul luogo dell’evento e centralizzazione del paziente nell’ospedale per acuti più idoneo al fine di assicurare la continuità assistenziale territorio-ospedale.

mercoledì 12 ottobre 2011

“Asl, urgente un’intesa sull’organico”


di Mar.De Mich. » 12 ottobre 2011 alle 18:57
Giovanni Epifani
BARI – Vista la situazione precaria in cui versano le aziende sanitarie regionali, ieri si è tenuta una seduta straordinaria della III commissione dei direttori generali delle Asl delle province di Brindisi, Barletta, Lecce e Taranto. Hanno ribadito a gran voce e all’unisono la situazione di difficoltà e paralisi in cui versa la sanità pugliese a causa della carenza dell’organico, dovuta al blocco del turn – over e alla conseguente impossibilità di procedere a nuove assunzioni.
“La sanità – dichiara il consigliere regionale del partito Democratico, Giovanni Epifani – sta vivendo un momento critico che rischia di provocare una paralisi generale dell’intero sistema, perché il personale in servizio, per la necessità di sopperire alla mancanza di risorse, è costretto a svolgere turni di lavoro gravosi e a subire un forte accumulo di stress che conduce all’impossibilità di assolvere anche i minimi ed essenziali livelli di assistenza, pregiudicando così la qualità del servizio a danno della salute dei cittadini”.
Tutti e quattro i direttori della Asl provinciali, ieri in commissione, hanno manifestato la necessità di ottenere le deroghe necessarie per lo sblocco del turn – over e per procedere a nuove assunzioni e che inoltre la regione stessa si impegni a trovare le soluzioni più adeguate per mantenere in servizio tutti gli operatori sanitari colpiti dalla sentenza della Corte Costituzionale che aveva revocato numerosi contratti, anche perché si tratta di personale che in tanti anni di lavoro ha acquisito una notevole esperienza.
“Il mio auspicio – conclude il consigliere – è che in questo momento delicato e di grave difficoltà tutti gli operatori della sanità, i direttori e i responsabili governativi riescano a dialogare insieme e siano più disponibili al confronto e alla collaborazione, per evitare quella che sarebbe la conseguenza naturale di questa situazione e cioè il collasso generale della sanità in Puglia che renderebbe vano ed inutile anche il piano di riordino sanitario già in corso, con un ulteriore aggravio di costi per le casse della Regione Puglia, in quanto aumenterebbe il numero di cittadini che per curarsi si rivolgerebbe in strutture fuori regione”.
                    fonte:  http://www.brindisireport.it:

domenica 25 settembre 2011

Internalizzazioni, l’interrogazione di Tony Matarrelli




BRINDISI – Se in tutte le Asl pugliesi si è proceduto con le internalizzazioni, a Brindisi c’è una situazione di stallo che ha convinto il consigliere regionale del partito di maggioranza Sinistra ecologia e libertà, Toni Matarrelli, a scrivere una interrogazione all’assessore alla Salute, Tommaso Fiore, per chiedere lumi sulla lentezza che riguarda il capoluogo messapico e la sua provincia, lentezza che non fa che rendere più difficile da gestire la situazione di grave disoccupazione che si vive nel territorio, anche nel settore sanitario. 
“La matassa delle internalizzazioni nella sanità in provincia di Brindisi - afferma Matarrelli -  è da sbrogliare in tempi necessariamente rapidi. Tale necessità è resa stringente dal contesto dato: sia per la morsa dei tagli alla spesa pubblica imposta dal Governo centrale, sia per le condizioni via via più miserevoli di una fetta della nostra popolazione. E’ acclarato dall’esperienza consumata in altre aziende sanitarie locali come internalizzare alcuni servizi produca tanto congrui risparmi per l'ente, quanto un miglioramento degli standard di vita per i lavoratori interessati: questo assunto è stato ben recepito dalla Regione Puglia attraverso alcune deliberazioni che, oltre un anno addietro, stabilivano tempi e modi dell'internalizzazione nel territorio brindisino. Ad oggi, però, il processo giace in una fase di stallo: per sollecitarne il superamento e giungere all'indifferibile conclusione, ho indirizzato un’interrogazione urgente a risposta scritta all’assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore”.
Ed eccone il testo: “Con delibera del 01.06.2010, veniva costituita la società in house ‘Sanitaservice’ della Asl di Brindisi, con l’approvazione di un primo cronoprogramma inerente l’internalizzazione dei servizi sanitari; con la stessa delibera di cui sopra veniva approvato il relativo Business Plan; con delibera del 6.6.2011 veniva modificato il cronoprogramma a suo tempo previsto; con delibera del 10.5.2011 si provvedeva alla ‘prosecuzione dell’ internalizzazione-cronoprogramma’. "Leggi l'articolo completo sull'edizione di Senzacolonne oggi in edicola"

 

sabato 24 settembre 2011

Incidente mortale lungo la Ceglie-Cisternino





CEGLIE MESSAPICA — Un frontale terrificante. Impari. Di quelli che non lasciano scampo e neppure il tempo ai soccorritori di abbozzare un disperato tentativo di rianimazione sul posto. Francesco Alò, 43 anni, di Villa Castelli, alla guida di una “Fiat Punto”, è deceduto sul colpo, intrappolato nell’abitacolo della sua utilitaria, schiacciata da una betoniera dopo il terribile schianto. Teatro stamane (attorno alle 10), del tragico incidente stradale, la provinciale che collega i Comuni di Ceglie Messapica e Cisternino.
fonte:brindisireport.it

lunedì 25 luglio 2011

17 anni di attività



La primaria attività dell’Associazione, senza dubbio è l’emergenza sanitaria e il trasporto non urgente. Sin dai primi anni di attività(1994), la A.V.P.C. ORIA , assume un ruolo di supporto alle lacune istituzionali nel trasporto in urgenza e non urgenza nel territorio cittadino e non solo.

Infatti, fin dal 1996 i volontari sono all’erta 12/12 h, pronti ad intervenire per qualsiasi richiesta di soccorso o emergenza. I primi passi del soccorso a Oria erano, generalmente molto improvvisati; basti pensare che un corso da soccorritore durava appena 20 ore e formati da operatori C.R.I., gli strumenti di immobilizzazione e di estricazione erano ridotti al minimo.

La volontà di adeguarsi, di mettersi al passo con i tempi e al progresso nel campo medico, quindi nel soccorso, ha portato l’Associazione a mettersi al passo con tutte quelle direttive utili alla formazione di soccorritori validi e a dotarsi di ambulanze attrezzate

Trasporto in emergenza

La A.V.P.C.ORIA è convenzionata con l’ASL BR per il posizionamento di un’ambulanza di soccorso di tipo A, presso la postazione “ORIA”

A bordo dell’automezzo di emergenza, operano due operatori, un’autista soccorritore e un soccorritore; entrambi hanno frequentato e superato il Corso Regionale di Primo Soccorso più una serie di specializzazioni varie, come il BLS-D (Basic Life Support – Defibrillation) e il PTC (Pre-Trauma Care)

Le squadre che si alternano nei turni 118 sono prevalentemente composte da volontari e in minima parte da dipendenti, essi affrontano un preciso percorso di formazione e addestramento alle manovre essenziali a ridurre il pericolo di vita e al miglioramento della vita stessa.

Un tirocinio e un affiancamento, porta il soccorritore in erba a poter agire all’interno di una squadra, molto spesso in sinergia con le altre componenti dell’Emergenza Territoriale 118, con personale medico ed infermieristico.

Trasporto non urgente

l’altra attività nel campo sanitario, è svolta nel trasporto di infermi da e per i luoghi di cura, anche per lunghi tragitti.

Le nostre ambulanze per il trasporto, sono attrezzate con tutte quelle apparecchiature elettromedicali, sia di emergenza che di rilevazioni dei parametri vitali, oltre ai comfort generalmente presenti in ogni autovettura

A richiesta è possibile avere personale medico e infermieristico per accompagnare l’infermo durante il tragitto

Assistenza sanitaria manifestazioni

La nostra attività ci vede spesso protagonisti nel prestare assistenza sanitaria all’interno di manifestazioni sportive, religiose e di altro genere.


mercoledì 6 luglio 2011

Lecce: continua la mobilitazione dei Lavoratori del 118

Lecce – giovedì, 30 giugno 2011
La Federazione provinciale di Lecce dell’Unione Sindacale di Base punta il dito contro quella che viene ritenuta una situazione “assolutamente inaccettabile”, quello che, cioè, sta avvenendo nella Azienda Sanitaria di Lecce, dove una parte del Servizio di emergenza – urgenza 118 continua ad essere gestito dalle Aziende private, che mettono a disposizione del Servizio sanitario 3 autoambulanze e 46 dipendenti tra autisti e soccorritori.
Questi Lavoratori non hanno certezza nel pagamento delle competenze mensili – spiega Salvatore Caricato dell’esecutivo Usb -, sono privi di dispositivi di sicurezza, costretti a fare corsi di formazione a proprie spese, autoambulanze utilizzate anche per trasporti secondari, turni di lavoro incompatibili con il servizio svolto, etc”.
Il 30 giugno scadrà l’appalto concesso dalla Azienda sanitaria di Lecce alle due società Ikebana Srl e Meleleo Servizio e tutti i lavoratori dipendenti dalle due aziende sono già stati licenziati, lasciando cosi il servizio di emergenza, già carente di mezzi e personale, completamente scoperto.
È opportuno ricordare che la ASL LE ha costituito una Società, la “Sanitaservice Asl Le”, che ha per oggetto sociale la gestione di servizi di assistenza alla persona e socio sanitario, in particolare “i servizi di supporto strumentali alla cura della persona, i servizi di supporto strumentali ai servizi di emergenza (118)… che ha già provveduto ad internalizzare il servizio di ausiliariato e di pulizia”.
A distanza di due mesi dall’avvio della Società Sanitaservice, la Regione Puglia e l’Azienda Sanitaria di Lecce non hanno provveduto ad attivare le procedure di internalizzazione del servizio di emergenza:
È inaccettabile tutto ciò e per questo motivo che lunedì 27 giugno 2011 gli autisti ed i soccorritori dipendenti dalle due aziende private Ikebana Srl e Meleleo Servizio, non hanno prestato la loro opera professionale nel servizio di emergenza – urgenza 118, lasciando così prive del servizio le postazioni 118 dei presidi ospedalieri di Gallipoli, Casarano, Scorrano, Ugento e Otranto.
Gli autisti di autoambulanza ed i soccorritori si sono astenuti dal lavoro per protestare contro la Regione Puglia, che allo stato attuale non ha provveduto ad internalizzare un servizio cosi vitale per i cittadini, prorogando ancora una volta una situazione di incertezza e instabilità, con l’appalto alle Aziende private.

Press Regione

(PressRegione - Agenzia Giornalistica,
Direttore responsabile Susanna Napolitano - Iscritta al Registro della Stampa presso il Tribunale di Bari n. 26/2003)
Servizio 118: Giunta approva nuove convenzioni e proroga vecchie
La Giunta regionale ha approvato ieri una delibera sul nuovo assetto del servizio di emergenza urgenza “118”. Con la delibera, si rivede lo schema di convenzione con le associazioni di volontariato del 2008, per la fornitura di mezzi di soccorso idonei a assicurare le postazioni territoriali del servizio di emergenza urgenza. La spesa complessiva è di 10,5 milioni di euro, di cui 3 milioni per il 2011. Entro il 31 luglio saranno riviste le postazioni 118. Sarà favorito l’utilizzo di automediche allo scopo di ridurre la medicalizzazione delle ambulanze, al servizio di più postazioni non medicalizzate. Le Asl che non potranno assicurare le attività potranno stipulare specifiche convenzioni con le associazioni di volontariato. Le Asl potranno selezionare con evidenza pubblica le associazioni da convenzionare. Inoltre, le convenzioni in essere saranno prorogate brevemente (fino al 31.8.2011) per permettere alle Asl di allestire i bandi per la riassegnazione delle postazioni.
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Data: Ven, 01 Luglio 2011 @ 17:19 
Categoria: Comunicati S. Stampa Giunta 

martedì 5 luglio 2011

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___________________________________________________________________________________
R A P P R E S E NT A N Z E S IN D A C A L I D I B A S E - UN ION E S I N D A C A L E DI B AS E
BARI – Via C. Pisacane, 91 – Tel/Fax 080 5424993 - www.puglia.usb.it - puglia@usb.it
R A P P R E S E N T A N Z E S I N D A C A L I D I B A S E
U N I O N E S I N D A C A L E D I B A S E
Confederazione Regionale Puglia
Assessore Regionale Sanità Bari
Direttore Generale ASL FG Foggia
Direttore Amm.vo ASL FG Foggia
Direttore Sanitario ASL FG Foggia
A.U. Sanitaservice srl Cerignola
Emittenti ed organi di stampa
LORO SEDI
Bari, 16/07/2010
OGGETTO: delibera n°1332 del 16/07/2010 omissioni ed imprecisi riferimenti a delibere
regionali. Richiesta avvio immediato “internalizzazione” di parte del servizio 118 gestito da
associazioni di volontariato.
Come è noto alle SS.LL. in data 28/06/2010 la determina dirigenziale n° 214 a firma del Dirigente di
settore dell’Assessorato alla Salute della Regione Puglia dott. Longo dava indicazioni precise alle AA.SS.LL.
pugliesi riguardo ai termini della proroga delle convenzioni con le associazioni di volontariato che gestiscono
postazioni del servizio 118 sul territorio regionale.
La determina indica, tra l’altro, la possibilità, là dove le società in house providing siano già state
costituite, di “internalizzare” parte del servizio tramite le stesse società.
In tutte le AA.SS.LL. tale determina è stata recepita nelle varie delibere di proroga (sino la 31 dicembre
2010) ma quanto pubblicato nella delibera n°1332 del 16/07/2010 della Direzione Generale della ASL FG ha
del paradossale in quanto ha:
• Stravolto, di fatto, le indicazioni della determina dirigenziale citata;
• Indicato delibera regionale (2477 del 15/12/2009) a cui la ASL FG ha ormai adempiuto abbondantemente
essendo stata la prima a costituire una società in house providing.
Leggendo la delibera in oggetto si ha l’impressione che qualcuno, all’interno della ASL FG, si sia assunto il
compito di killeraggio sia nei confronti della società in house che gestisce i servizi “internalizzati” sia dei
tanti Lavoratori (nello specifico i Lavoratori delle associazioni di volontariato che operano nel S.E.U. del
118) che, dopo l’ultima determina del dirigente di settore, avevano un’aspettativa diversa rispetto a quanto
prevede la delibera dell’ ASL FG citata in oggetto.
Vogliamo pensare che quanto scritto a pag.3 della delibera n°1332 (4° capoverso) sia frutto di un refuso
(…considerato, altresì, che la Regione Puglia si riserva il diritto di recedere in tutto o in parte
all’affidamento del servizio de quo alle società in house providing) e, pertanto, ne chiediamo la
riformulazione non solo nella frase citata in quanto:
1- non si può continuamente addossare alla regione Puglia la responsabilità della recessione in quanto
spetta alla ASL (secondo la determina n°214) decidere la “internalizzazione” di parte del servizio;
2- non si può “recedere da” un affidamento ad una società che non lo ha in gestione.
Il riferimento alla delibera n° 2477 è, secondo noi, inappropriato in quanto la stessa altro non è che una
delibera di indirizzo e di Linee giuda per la costituzione di una società in house providing cosa che, nella
ASL FG, è già avvenuto nel lontano 2008.
Per tutto quanto sopra la scrivente, oltre a chiedere rettifiche sostanziali alla delibera 1332 del
16/07/2010 D.G. ASL FG, chiede l’attivazione dell’iter per una immediata “internalizzazione” delle
postazioni del servizio 118 gestito dalle associazioni così come previsto dalla determina dirigenziale
n°214. Non avendo, a breve, riscontri positivi alla presente la RdB /USB attiverà tutte le forma di lotta
possibili per porre fine ad un discrimine che si protrae da troppo tempo.
In attesa, si saluta.
/il Coordinamento Regionale RdB/USB privato
Mangia Santo

sabato 4 giugno 2011

Da archivio


Ancora una delle tante storie di intervento riprese dall' archivio.


Oritano salvo grazie al « 118»

«I medici me lo hanno detto: "Qualche minuto ancora e sarebbe stata la fine"»

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 28.10.2007)

Quando 8 minuti servono a salvare una vita. Tanto è bastato per soccorrere un cittadino di Oria colpito da una crisi cardiaca l'altro giorno e provvedere alla cure immediate necessarie per scongiurare il peggio.
A fronte delle frequenti critiche sui ritardi dell'ambulanze, il racconto di Renato Andrioli diventa una nota positiva a favore di chibopera con i mezzi di soccorso e del personale addetto al servizio.
Se oggi Renato può raccontare la sua esperienza lo deve proprio al tempestivo intervento dei medici del 118 di Oria.
«Posso riabbracciare la mia famiglia solamente grazie a loro - racconta con emozione il 4lenne -. Per ben due volte sono arrivati dopo pochi minuti dalla chiamata fatta dai miei familiari e questo è servito a condurmi in tempi brevi al vicino ospedale di Francavilla Fontana. I medici me lo hanno detto chiaramente: se non fossi arrivato in tempo, in quelle condizioni avrei potuto non farcela». L'oritano era stato colto da un grave malore: prima la testa che girava a vuoto, dopo il dolore tra braccio e spalla. Classici sintomi di un attacco al cuore, nonostante la giovane età. Ed è noto ormai a tutti che, soprattutto nei casi di infarto, l'intervento immediato dell'ambulanza può salvare la vita ala persona. Così come successo al sig. Andrioli. La chiamata al 118, l'arrivo provvidenziale dell'ambulanza con il personale medico e il trasferimento da Francavilla alla clinica Villa Bianca di Bari, sono stati per lui provvidenziali. Ora Renato è di nuovo a casa, confortato dall'affetto dei suoi cari e non smette di esprimere il suo «grazie» nei confronti di chi lo ha soccorso e aiutato, compresa l'équipe medica di Bari.
Una manifestazione di gratitudine quella che Renato ha voluto esprimere agli operatori del servizio di pronto intervento, utile a spezzare una lancia a favore dell'apparato sanitario e del servizio reso ai cittadini, ripetutamente contestato, a volte oggetto di denunce e lamentele da parte della gente.

Oria: un presidio efficiente di soccorso








Ci piace ricordare di tanto in tanto la nostra storia:

 (fonte Il Quotidiano, 30.10.2007)

«Per un'associazione come la nostra è il più rilevante obiettivo da centrare, mentre per la città è una ricchezza importantissima, che forse andrebbe conosciuta di più». Sono le parole di Angelo D'Amùri, presidente dell'Associazione Volontari di Protezione Civile Onlus affiliata ANPAS di Oria. L'ente, che conta in tutto 50 iscritti, è entrato da poco nel circuito del servizio di emergenza sanitaria del 118. In città è stato così allestito un presidio con soccorritori e con un'ambulanza dotata di cardiovox e defibrillatore. Da lì è possibile raggiungere ogni punto di Oria in non più di 4 minuti, in qualsiasi ora del giorno e della notte, e recarsi dopo in ospedale in massimo 10 minuti.
«E un risultato di cui andiamo fieri - continua D'Amuri - raggiunto con un grosso impegno da parte nostra e senza aiuto alcuno da parte delle istituzioni. Per poter entrare nel 118, infatti, abbiamo messo a disposizione due ambulanze, una delle quali di ultima generazione, allestita con le migliori attrezzature mediche. L'acquisto di questo mezzo, parliamo di 90mila curo, è stato possibile solo grazie agli oboli degli oritani: per questo vogliamo ringraziarli veramente». La Protezione Civile; che da quando è entrata nel 118 conta una media di 40-50 interventi di emergenza al mese, vanta anche un nucleo di volontari specializzati nel soccorso speleologico ed un gruppo che ha appena ultimato la formazione per l'elisoccorso: Andrea D'Ambrosio, Vincenzo Micelli e Andrea Patisso.
Non è solo 118 però. L'associazione, censita dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, fa attività di formazione nelle scuole, per sensibilizzare i giovani sulle tematiche della sicurezza, presta gratuitamente mezzi e personale in occasione delle manifestazioni pubbliche, oppure invia le proprie squadre nelle città vittime di calamità naturali e organizza, inoltre, il grande raduno interregionale interforze dei mezzi di protezione civile, che si svolge anni ad Oria.
Per ottimizzare il servizio ci vorrebbe però ancora un tassello: le ambulanze non riescono ad attraversare le stradine del centro storico così, in caso di emergenza, i soccorritori sono costretti a raggiungere il ferito a piedi. Una perdita di minuti preziosi che si potrebbe facilmente eleiminare acquistando un nuovo tipo di mezzo medico, di dimensioni più compatte, progettato proprio per i centri storici medievali. «Ci stiamo pensando - ha chiarato il presidente D'Amuri - è uno dei nostri prossimi obbietivi che porteremo all'attenzione dei cittadini. Nel frattempo ci stiamo dando da fare per avere nella postazione di Oria anche il medico».

INNOVATION - IL SERVIZIO DI TELECARDIOLOGIA ON LINE IN PUGLIA (14-03-11)

Lo spot del 112, nuovo numero unico per le emergenze

Al momento adottato in via sperimentale solo dalla regione Lombardia

giovedì 2 giugno 2011

Sinistra Ecologia e Libertà Ionica appoggia l'Internalizzazione voluta dalla Regione e sostiene i lavoratori


Sinistra Ecologia e Libertà di Taranto sostiene la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi sanitari esternalizzati, in lotta per difendere il processo di internalizzazione voluto dal Governo Regionale. Condividiamo la loro richiesta di apertura di un tavolo di confronto presso la Prefettura di Taranto, al fine di arrivare al più presto alla determinazione di provvedimenti formali che ne garantiscano l'esito positivo. Consideriamo la loro una sacrosanta battaglia di civiltà, per maggiori diritti e garanzie contrattuali, per migliori servizi alla persona, per il risparmio di risorse pubbliche.
Condividiamo totalmente la scelta della Giunta Vendola di avviare e deliberare il processo di rientro, all'interno della ASL di Taranto, dei servizi sanitari di supporto all'assistenza alla persona così come è già avvenuto per la ASL di Foggia. Facciamo appello a tutte le forze politiche e sociali del territorio, alle istituzioni locali affinché siano al fianco di queste lavoratrici e di questi lavoratori che sono oltre 7000 nelle ASL di tutta la Puglia. Riteniamo fondamentale il contributo di queste forze, affinché questa scelta smetta di essere ostacolata da chi ne avversa i principi e gli effetti. Tra questi chi, in queste settimane sta provando a bloccarne l'iter, come il Ministro Brunetta che ha immediatamente espresso parere negativo all'internalizzazione e la Cascina, una delle società appaltatrici dei servizi, che ha fatto ricorso al TAR. A favore della scelta della Giunta Vendola ci sono i numeri: segnaliamo l'esempio di Foggia che ha permesso di risparmiare, dalle tasche dei contribuenti, circa 800.000,00 euro (evidentemente sottratti alle casse delle aziende che ne hanno goduto nei passati anni) migliorando anche i servizi.

Consideriamo, indispensabile che si faccia presto, si accelerino i tempi per arrivare ad una Legge Regionale, così come previsto dall'Assessore alla Sanità, Tommaso Fiore, e dal Presidente Vendola, che garantisca il progetto di internalizzazione. Questo lo riteniamo un altro importante tassello della politica messa in campo dal Governo a guida Vendola contro la precarietà e il ricatto occupazionale, per migliori condizioni di vita e di lavoro, per la valorizzazione dell'intervento pubblico nei servizi di assistenza e tutela delle persone. Questa scelta, oltre tutto, costituisce un vantaggio ulteriore per i cittadini pugliesi, perché la Regione potrà disporre dei capitali risparmiati per altri investimenti che miglioreranno la qualità della vita di noi pugliesi. Domandiamo a Brunetta e ad altri che vi si oppongono: è male tutto questo? Per tutte queste ragioni, resteremo dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori fino a che il percorso avviato, con grande determinazione dalla Regione, non arrivi a conclusione positiva.
Il coordinamento provinciale di Sinistra e Libertà


martedì 17 maggio 2011

Morto il vigile del fuoco VOLONTARIO.












Morto il pompiere di Villapiana in coma per incidente 
E' morto questa mattina nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Civile dell'Annunziata di Cosenza il vigile del fuoco Cosimo Amoroso, 44 anni, di Villapiana che rimase vittima di un incidente lo scorso 30 aprile. Amoroso era stato ricoverato all'Annunziata in condizioni disperate per un grave trauma cranico subito nell'incidente che aveva coinvolto l'automezzo di servizio su cui viaggiava. Grande partecipazione e commosso dolore alla camera mortuaria questa mattina dei tantissimi colleghi in divisa che hanno voluto portargli l'ultimo saluto.


I Volontari e Soccorritori 118 post. Oria (BR)  desiderano esprimere il proprio cordoglio per la prematura scomparsa del collega e si unisce al dolore della famiglia e dei suoi colleghi.

martedì 10 maggio 2011

Perrino: operato con successo un neonato affetto da ernia diaframmatica congenita

10 maggio 2011 alle 20:31
L'ingresso dell'ospedale Perrino
BRINDISI – Importante evento clinico al Perrino coronato da un brillante risultato chirurgico. Un neonato di 6 giorni, ricoverato presso l’Unità operativa di Utin-Neonatologia ed affetto da ernia diaframmatica congenita, è stato sottoposto  ad intervento chirurgico d’urgenza eseguito dal Dott. Guglielmo Paradies, primario della Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari, coadiuvato dal Dott. Michele D’Amato e dall’equipe anestesiologica del Perrino.
La malformazione da cui era affetto il piccolo consisteva in un’ampia soluzione di continuo del diaframma che determinava una risalita di visceri intestinali nell’emitorace sinistro, con grave compromissione della funzione respiratoria.
L’intervento si è reso possibile senza dover far affrontare al paziente i rischi di un trasferimento, grazie alla convenzione stipulata tra la Asl di Brindisi ed il  reparto chirurgico dell’ospedale pediatrico barese. Il decorso post-operatorio è stato seguito dai neonatologi del Perrino diretti dal dottor Giuseppe Latini e non ha presentato problemi di sorta.

sabato 7 maggio 2011

La Puglia all’avanguardia per quanto riguarda la Telecardiologia



Una buona pratica che dopo sei anni di attività ininterrotta, dovrebbe diventare modello da esportare non solo a livello nazionale, ma anche europeo. Una buona pratica che in Puglia negli ultimi sei anni ha salvato la vita a circa 50mila persone colpite da infarto. Ambulanze attrezzate (169), punti di primo soccorso (36), terapie anti infarto più tempestive, ma soprattutto una centrale unica di Telecardiologia, aperta 24 ore su 24,
 presidiata da medici cardiologi in grado di intervenire in tempo reale, per 365 giorni all’anno, refertando l’elettrocardiogramma (effettuato dalle ambulanze del 118 Puglia) e una struttura che mette in rete tutti i centro cardiologici pugliesi.I dati, le cifre e il modello di governance presentato oggi a Roma in un’affollata conferenza stampa dal presidente della regione Puglia Nichi Vendola e dall’assessore alla salute Tommaso Fiore, parlano molto chiaro. “La nostra è una delle più avanzate esperienze a livello europeo – ha detto Vendola – abbiamo realizzato oltre 300mila interventi in sei anni, salvando la vita ad oltre 50 mila persone, un record per quanto riguarda le prestazioni in emergenza. La nuova frontiera è proprio la telemedicina, una traccia di lavoro straordinario perché il nostro compito, di decisori politici, è quello di agganciare, in questo caso alla salute, l’innovazione tecnologica quale strumento che porta più tempestivamente e più efficacemente una risposta alla domanda che viene dai cittadini. In tal modo liberiamo l’ospedale anche dall’idea di essere una specie di discarica dove si trasferisce qualsiasi domanda di salute a volte anche inappropriata”.  Insomma per Vendola il mondo della sanità non è “soltanto un cumulo di criticità e opacità, ma ci sono anche buone pratiche che vanno esportate e che devono costituire un esempio, proprio perché possano rappresentare una Puglia non retorica”.
Sul contesto all’interno del quale è nata la Telecardiologia in Puglia (“il servizio è nato nell’ottica dell’aumento delle potenzialità del servizio di emergenza del 118”) e sulla possibile estensione della telemedicina anche ad altre patologie si è soffermato l’assessore alla salute Tommaso Fiore. “E’ possibile ipotizzare – ha detto Fiore – un intervento della telemedicina nel campo delle patologie cerebro vascolari (ischemia cerebrale) perché possono essere ben affrontate in tempi rapidi”.
Due i principi cardine della telemedicina ribaditi più volte nel corso della conferenza stampa anche dal direttore dell’Ares Puglia Franco Bux e dal direttore di Cardiologia del Policlinico di Bari Gianfranco Antonelli. Appropriatezza dei ricoveri (e quindi risparmio in termini economici perché decine e decine di migliaia di casi non hanno ricevuto il ricovero che sarebbe stato inappropriato) ed equità territoriale, raggiungere cioè in qualsiasi momento e ovunque qualsiasi ammalato. 
Alla conferenza stampa, moderata dalla giornalista Manuela Lucchini, ha partecipato anche Francesco Fedele, direttore di Cardiologia della Sapienza di Roma. 
Telecardiologia Puglia è un progetto della regione Puglia, assessorato alla salute e dell’Ares in collaborazione con il 118 Puglia e con Cardio on line.
Dati
Ben 45.148 sono stati i casi urgenti in cui la Telecardiologia si è dimostrata decisiva, su 306.829 interventi effettuati, dall’11 Ottobre 2004 al 31 dicembre 2010, dal 118 pugliese. Grazie a questo servizio, attivato per la prima volta in Italia su tutte le ambulanze di una intera regione, è stato possibile riconoscere sul luogo del soccorso i casi di infarto e di altre patologie gravi ed intervenire con terapie tempestive e appropriate: 20.799 infarti e patologie ischemiche, 24.349 aritmie importanti, i casi gravi rilevati.
Non solo. E’ stato possibile evitare il ricovero improprio per 261.681 pazienti: sono stati, infatti, 178.133 (58,06 %) gli elettrocardiogrammi (ECG) risultati nella norma, e 83.548 (27,23 %) interventi hanno rilevato patologie cardiache di minore entità. La diagnosi tempestiva ha consentito di ridurre notevolmente lo stato d’ansia dei pazienti e la mancata ospedalizzazione in strutture specializzate ha fatto registrare considerevoli risparmi per il servizio sanitario pubblico. La Telecardiologia sul 118 si integra con la Rete IMA, il progetto dell’ARES Puglia che collega le 32 Unità di Cardiologia presenti sul territorio per indirizzare immediatamente alla più vicina unità coronarica il paziente acuto, allertando preventivamente il reparto e iniziando più tempestivamente la terapia. Secondo la stima dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale, il nuovo modello di intervento nelle emergenze cardiache è stato determinante per ottenere una riduzione della mortalità coronarica del 50 % (833 casi), pur in presenza di un sensibile incremento della patologia (dai 4.577 infarti acuti del 2004 ai 5.339 del 2009).
fonte:sanitalia web.it

martedì 3 maggio 2011

Neonato in fin di vita, Ambulanza presa a calci: la sirena disturbava i pellegrinIi

Ecco cosa succede con i fanatismi: un neonato ha rischiato la vita perché i pellegrini si rifiutavano di far passare l'ambulanza, presa anche a calci. Solo la Protezione Civile, che ha disperso la folla, ha salvato la vita al neonato.


Della serie: i disastri del fanatismo religioso non finiscono mai. Ieri un neonato  di poche ore che a causa di una malformazione doveva essere trasferito d’urgenza al Bambino Gesù, ha rischiato la vita a causa dei pellegrini venuti da tutto il mondo per la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, i quali, infastiditi dalle sirene, hanno cominciato a prendere a calci l’ambulanza.
Bloccata dalla folla tra via della Conciliazione e piazza Pia, l’autista dell’ambulanza usa la sirena per fare capire che si tratta di un’emergenza, ma i pellegrini non comprendono e prendono a calci il mezzo. I parenti del bimbo, che seguono dietro in automobile, angosciati e anche loro intrappolati.

Solo l’intervento caparbio dei volontari della protezione civile e di agenti della polizia municipale 
ha evitato il peggio, riuscendo ad aprire, ma solo dopo dieci minuti, un varco fra la folla. Ora il neonato è stato stabilizzato al Bambino Gesù, le sue condizioni sono ancora critiche e solo domani si saprà se è necessario un intervento chirurgico.
Resta solo l’indignazione e lo sgomento.
 Qualcuno, furbo, dirà: “Perché l’ambulanza è passata di lì?”, perchè era il tragitto più breve.
E perché per legge l’autista deve seguire il percorso ordinario, visto che nessuna comunicazione ufficiale lo ha modificato, ma assolutamente imbecilli quelli che erano là in attesa della beatificazione: non essere disturbati nella preghiera vale di più della vita di un neonato? Bella roba.
Tratto da QdS

sabato 30 aprile 2011



Solidarietà ai colleghi volontari VVFF distaccamento di Trebisacce

VILLAPIANA: 30/04/2011
Scontro violento tra una Fiat Punto e un automezzo dei Vigili del Fuoco all’interno del secondo ponte sulla statale ‘106’,venerdì sera,intorno alle ore 21,30 circa. Deceduto il conducente della Fiat Punto, Michele Fava, imprenditore 40 enne di Catanzaro che viaggiava in direzione nord,verso Trebisacce,il cui corpo è stato trasferito presso il cimitero di Villapiana a disposizione del magistrato. Ferito grave un volontario dei Vigili del fuoco. Alla guida dell’Iveco 190, dei Vigili del Fuoco, che viaggiava in direzione sud verso Sibari,per un intervento – emergenza. Paolo Bruno Bossio, 28 anni, di Rossano che ha riportato una severa frattura alle costole. A bordo dell’automezzo i volontari: Francesco Renzo ,30 anni di Corigliano,Cosimo Amoroso, 45 anni, di Villapiana scalo, Francesco Benincasa, 3o anni e Rocco Chiaro 40 di Corigliano. Rimane ferito grave Cosimo Amoroso che viene subito trasferito dal servizio ‘118’ di Trebisacce presso l’ospedale di Rossano da cui è stato poi trasferito all’ospedale di Cosenza, a cui il dottor De Vita di turno al servizio ‘118’ aveva riscontrato un trauma cranico. I volontari feriti sono prima stati trasferiti al pronto soccorso di Trebisacce e successivamente ricoverati per opportune cure alle fratture riportate agli arti inferiori e superiori presso gli ospedali di Corigliano e Rossano. Al camion dei vigili del fuoco seguiva la jeep con a bordo Silvio Gorgoglione (capo-partenza) e Alessandro Rescia che fortunatamente non sono stati coinvolti. Sono stati proprio i volontari al seguito dell’automezzo a dare l'allarme ed a soccorrere i colleghi, nell’immediatezza e prima dell’arrivo dei sanitari. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Villapiana e di Trebisacce, i vigili del fuoco di Castrovillari e Rossano e anche il 118 di Cassano, e la Misericordia idi Trebisacce i cui volontari hanno con discrezione e umiltà supportato il servizio pubblico rendendosi molto utili in un contesto tragico. Sulla dinamica ancora in corso di accertamenti,c’è chi racconta che la squadra dei vigili era partita dalla postazione di Trebisacce per effettuare un intervento in zona Sibari. Arrivati al secondo ponte l’autista dell’automezzo ha visto arrivare a velocità la Punto con le quattro frecce accese al centro della corsia, ma all’interno del ponte la strada diventa strettoia, e l’impatto è stato inevitabile. Il conducente della punto muore sul colpo e viene sbalzato fuori dall’abitacolo, mentre il camion si gira e si incastra tra le due spalle del ponte e si ferma in posizione quasi orizzontale sulla corsia. I volontari stessi, nonostante le ferite riportate, cercano di darsi i primi soccorsi e avvertono il servizio 118. La persona deceduta, viene riferito, era un giovane di 40 anni circa che lavorava come tecnico per la sistemazione degli impianti del rifornimento di carburante Q8,adiacente la Sala Ricevimenti 111 , nelle immediate vicinanze del ponte protagonista del tragico evento. Pare anche che alloggiasse presso la sala ricevimenti 111 di Villapiana e le persone che lo hanno conosciuto riferiscono che era una brava persona e un serio e bravo lavoratore. E ‘ emersa tanta emozione nell’ apprendere che uno dei ragazzi volontari sulla barella, nel pronto soccorso, ringraziava,seppure dolorante, il compagno autista che si è tanto prodigato per salvargli la vita. Ancora una volta lo spirito di squadra ha vinto. Ancora una volta i volontari,bisogna riconoscerlo, mettono a dura prova la propria vita per aiutare gli altri nello spirito della loro ‘mission’ dimostrando spirito di sacrificio e abnegazione nell’assoluto anonimato. La strada è rimasta chiusa al traffico dalle ore 21,30 circa sino a notte inoltrata.
Franco Lofrano

giovedì 28 aprile 2011

Sanità Service, via alle assunzioni



Nuovo confronto alla Asl di Lecce.                                                                                                         I lavoratori cominceranno a firmare i contratti della società in house domani. Ma il percorso internalizzazioni potrebbe ripetersi per 118 e i servizi informatici

LECCE - Con le internalizzazioni nella Asl di Lecce si procede ormai, a passo spedito. Il nuovo tavolo tecnico convocato oggi, in via Miglietta, presso l'ufficio del commissario straordinario dell' azienda sanitaria, Paola Ciannamea, insieme alle sigle sindacali e al nuovo amministratore unico della Sanità Service, Vito Gigante, ha infatti prodotto un'ulteriore conferma di quanto già deciso: entro il primo maggio, tutto il personale esterno delle ditte appaltatrici dei servizi di ausiliariato e portierato, sarà assunto nella nuova società in house.

I contratti sono pronti e verranno firmati, a scaglioni, già da domani da tutti gli operai, fino al quarto livello, che sono rientrati negli elenchi del personale in possesso della Asl. 

E ciò varrà anche per quelle venti persone che, pur essendo in possesso dei requisiti previsti, si erano viste incredibilmente escluse dai giochi, minacciando un ricorso al Tar per annullare la delibera della Asl di Lecce.

"Verrà applicato a tutti, senza distinzioni iniziali, il contratto della sanità privata al livello A", ha spiegato ai lavoratori del presidio della Asl, Mirko Moscaggiuri della Cgil, sventolando, a mò di bandiera, una copia del nuovo contratto a tempo indeterminato.

E tra gli occupanti del presidio è festa: nonostante gli intralci, le continue polemiche e le ritrattazioni, il processo di internalizzazione per loro si è concluso nel migliore dei modi. La data del primo maggio, quanto mai simbolica, sarà quindi l'occasione per un "riconoscimento ufficiale della loro dignità di lavoratori", spiega Gianni Palazzo, Usb "dopo questa lunga battaglia condotta insieme per la giustizia e contro il precariato degli appalti".

Se il fine ultimo di questo percorso, era anche il calcolato risparmio per le casse pubbliche del servizio sanitario pugliese, ora l'onda lunga delle internalizzazioni potrebbe investire anche i lavoratori del 118 e dei servizi informatici Cup e Ced.

Per quanto riguarda le cinque postazioni del pronto soccorso, attualmente gestite da cooperative esterne, la richiesta di affidamento del servizio nella Sanità Service è pervenuta sui tavoli dell'assessore regionale alla sanità, Tommaso Fiore.

Riguardo alla problematica delle 125 persone addette ai servizi informatici, che da mesi continuano e essere pagate dalle ditte esterne in netto ritardo, lunedì è stato avvisato anche il Prefetto di Lecce, Mario Tafaro, attraverso una lettera inviata dai sindacati di base.

"Anche questi lavoratori sperano nell'internalizzazione - spiega ancora Palazzo - e hanno calcolato che la loro internalizzazione produrre un risparmio di un milione di euro". Una storia già sentita e destinata, evidentemente, a ripetersi.