di VALERIA CORDELLA ARCANGELI BRINDISI - Il servizio Emergenza-urgenza «118» ai privati. La manager della Asl Paola Ciannamea ha firmato ieri la delibera con quale dà facoltà al dirigente dell’Area Gestione del Patrimonio, Andrea Chiari, di indire la selezione per l’affidamento triennale delle convenzioni per la gestione delle quindici postazioni del servizio emergenza-urgenza 118. L’affidamento, che avrà una durata di tre anni, con possibiltà di proroga di un anno, prevede che le Associazioni di volontariato oltre che assicurare il personale (autisti e soccorritori, volontari e dipendenti) mettano a disposizione i mezzi di soccorso (ambulanza di tipo A). Per la selezione delle candidature (l’avviso sarà pubblicato sul Burp e sul sito internet della Asl) si precisa in delibera, si applicheranno i criteri definiti dalla Giunta regionale pugliese (con la Dgr. n. 1479/2011). Dovranno infatti, le Associazioni, essere in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge e dotate delle autorizzazioni al trasporto e soccorso di infermi e feriti. La spesa massima prevista, su base annua, per l’affidamento è stata stabilita, sulla base di tariffe determinate a livello regionale differenziate a seconda che le Associazioni di volontariato impieghino solo volontari oppure volontari e dipendenti (questi ultimi in un massimo di 4 unità full time o 8 part time per postazione) in euro 3.765.670, 00, naturalmente per la gestione complessiva delle 15 postazioni con ambulanza (euro 11. 297.000,00 nel triennio). La direzione generale della Asl già nel giugno scorso aveva annunciato l’intenzione di affidare il servizio emergenza-urgenza alle Associazioni di volontariato che peraltro già da tempo collaborano con la Asl, ma poche settimane dopo, la delibera venne ritirata, a seguito della ferma presa di posizione della FpCgil e delle stesse Associazioni che ventilavano contenziosi per via di alcuni impedimenti previsti dal bando che ne avrebbero limitato la partecipazione. All’epoca, il segretario generale Antonio Macchia aveva spiegato il veto del sindacato sostenendo che «in un momento drammatico in cui si chiedono grandi sacrifici ai cittadini nella Asl di Brindisi si continua a sprecare denaro » . Ma la preoccupazione del sindacalista era ed è relativa soprattutto alla tutela dei lavoratori che definisce «mascherati da volontari », cui spesso viene riservato un trattamento economico inadeguato. A tal proposito ritiene ancora oggi opportuno, invece, che la Asl proceda all’«inter nalizzazione » di tali figure professionali in modo da non esporle al rischio di essere sfruttate. |
"Soccorritori postazione 118 Oria" Questo vuol essere la piazza dei soccorritori 118 che essi siano dipendenti ASL o di strutture private e VOLONTARI della provincia di Brindisi e non, dove scambiare opinioni, confrontare le varie realtà, scambiarsi notizie e quant'altro possa essere utile per la crescita della nostra figura. Il BLOG è apolitico ! quindi astenersi dal fare commenti diretti a personaggi politici in forma anonima.
sabato 29 dicembre 2012
Brindisi, il servizio 118 ai volontari per 11mln
Asl: prioritarie le decisioni della Giunta Regionale riguardo a riordino della rete opedaliera
Le dichiarazioni del Consigliere Regionale Pino Romano (PD) su sanità pugliese
Nonostante tagli e blocchi che a tutt’oggi confermano la precarietà del sistema sanitario e che non sbloccano neanche il tema della risorsa finanziaria del sistema trasferita dal Governo centrale, le decisioni assunte dalla Giunta regionale in tema di riordino della rete ospedaliera sono da considerarsi prioritarie.
Importante aver recepito le indicazioni che la società di cardiologia già ha avanzato in materia di riordino della disciplina giuste le indicazioni avanzate dalla AGENAS.
Nel merito si chiede il riordino dei dipartimenti materno – infantili degli ospedali pugliesi che sostanzialmente recepisce ed applica le linee-guida nazionali; certo il prossimo anno lo impiegheremo ad attuare gli accorpamenti previsti ed i tagli imposti dal piano di rientro, con l’impegno politico di rivedere la funzionalità dell’offerta ospedaliera rispetto ai dati epidemiologici dei diversi territori.
Ancora, i vincoli nazionali consentono ed anzi obbligano sperimentazioni in grado di utilizzare al meglio la risorsa umana: importante quindi seguire il prossimo anno sia la codifica funzionale dei plessi come offerta ospedaliera della patologia dell’anziano che l’organizzazione dipartimentale dell’emergenza-urgenza nella logica della integrazione Ospedale-territorio.
Nella ASL di Brindisi aver riportato la dotazione di posti – letto di Fasano a 72 e di Ostuni e San Pietro Vernotico a 120 insieme al miglioramento dell’offerta ospedaliera del “Perrino” di Brindisi, con la conferma di 4 posti-letto di dermatologia insieme al raddoppio dei posti-letto di endocrinologia e trasferendo la psichiatria di Ceglie, si configurano come correzioni importanti e funzionali alle reali esigenze.
Il riordino della rete si arricchisce della nascita, nell’Ospedale di San Pietro Vernotico, del reparto di riabilitazione cardio-respiratorio sicuro l’unico pubblico nella nostra provincia.
giovedì 27 dicembre 2012
“Noi del 118 non volontari, ma lavoratori”
di Maristella De Michele » 27 dicembre 2012 alle 15:58
BRINDISI - “Precari 118, lavoratori invisibili senza futuro”. Questo è uno degli slogan che questa mattina a partire dalle ore 9 sono apparsi sui cancelli della sede amministrativa della Asl di Brindisi in via Napoli al rione Casale. Alla manifestazione di protesta, indetta dalla Funzione Pubblica della Cgil di Brindisi, hanno partecipato numerosi volontari del servizio della provincia di Brindisi e il segretario della Fp Cgil, Antonio Macchia.
“Faremo il possibile ma non ci sono soldi” hanno risposta dalla Asl. I volontari del 118 minacciano di continuare la protesta ad oltranza. Hanno chiesto e ottenuto un incontro con il direttore amministrativo Stefano Rossi, per chiedere che l’articolo 36 della Costituzione italiana – che nel sistema emergenza urgenza 118 di Brindisi, secondo la Cgil, è disapplicato – venga rispettato. Quindi si è chiesto, ancora una volta, alla Asl l’internalizzazione del servizio 118.
“Siamo stanchi e non rispettati – è ciò che dicono i lavoratori mascherati da volontari del 118 – non abbiamo futuro, non abbiamo diritti. Siamo dei lavoratori a tutti gli effetti e non volontari. Le nostre ore di lavoro non sono 8 al giorno ma 12, 13, 14 a volte siamo arrivati a coprire anche 18 ore su 24. Noi in questo lavoro ci mettiamo l’anima, il cuore e lo facciamo quotidianamente perchè noi siamo fieri di essere dei soccorritori. Quindi vogliamo semplicemente un contratto normale”.
Il direttore amministrativo della Asl di Brindisi ha risposto che ne parlerà con il direttore generale, Paola Ciannamea che oggi non era presente, e che si farà il possibile affinché il personale del 118 di Brindisi venga internalizzato. “Non sarà semplice – ha detto Stefano Rossi – perchè ci troviamo in un periodo di crisi economica, ma cercheremo di trovare una soluzione”.
La Fp chiede perciò l’internalizzazione del servizio 118 anche a Brindisi, come è già avvenuto a Foggia. “Attualmente nella Asl di Brindisi vi è una gestione mista, nel senso che vi sono postazioni integrate con la rete ospedaliera (personale Asl e personale di associazioni convenzionate) e postazioni con personale esclusivamente di predette associazioni”, spiega il segretario della Fp Cgil Antonio Macchia.
“Ultimamente, la Asl/Br ha pubblicato due delibere, poi ritirate per svariati motivi, che prevedevano di demandare a ben 15 postazioni convenzionate il Servizio Emergenza Territoriale alla modica cifra la prima di tredici milioni di euro e la seconda invece per una cifra (di previsione) di oltre nove milioni di euro”.
Intanto la protesta giornaliera del servizio 118, si è trasformata in assemblea permanente. I cosiddetti “volontari”stazioneranno dinanzi la sede della Asl fino a quando non riceveranno delle risposte concrete. Saranno lì fino a questa sera e riprenderanno la protesta domattina e così si continuerà nei prossimi giorni.
mercoledì 26 dicembre 2012
D'accordo a creare nuovi posti di lavoro a dare a quei Volontari Soccorritori 118 con esperienza ma disoccupati l'opportunità di realizzare un futuro lavorativo, ma non siamo d'accordo alle false accuse di alcuni personaggi nei confronti delle Associazioni di Volontariato che per statuto gli hanno aperto le porte è accolti nel mondo del Volontariato e ora si fingono lavoratori in nero pur di pretendere illegalmente un posto di lavoro, ricordo a questi Amici di rileggersi gli statuti associativi e la legge 266/91.
Pretendere può essere un vostro diritto e non sono certo le Associazioni a potervelo vietare ma fatelo in modo pulito!!.
SIT-IN PRESSO ASL BR
Dopo la manifestazione(ora non ci sono tempi tecnici) sarà necessario che il Sig. Antonio Macchia della FP CGIL Brindisi venga messo a conoscenza di alcuni particolari riguardo le Associazioni che gestiscono il servizio 118 e dei suoi (quando gli conviene) volontari che a tutti i costi in molti casi si dichiarano lavoratori, è ora di dire basta alle accuse contro le Associazioni che di volontariato sono state le prime anche senza convenzione a supportare le istituzioni sanitarie e di protezione civile e che continuano a supportare, intanto chi si iscrive ad una Associazione sottoscrive un modulo dove chiede di diventare VOLONTARIO e viene messo a conoscenza della L.266//91.
Art. 2.
Attività di volontariato
Ai fini della presente legge per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale,
spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed
esclusivamente per fini di solidarietà.
L’attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario
possono essere soltanto rimborsate dall’organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata, entro i limiti preventivamente stabiliti dalle organizzazioni stesse.
La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l’organizzazione di cui fa parte.
Art. 3.
Organizzazioni di volontariato
È considerato organizzazione di volontariato ogni organismo liberamente costituito al fine di svolgere l’attività di cui all’art. 2, che si avvalga in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali volontarie e gratuite dei propri aderenti.
Le organizzazioni di volontariato possono assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro
autonomo esclusivamente nei limiti necessari al loro regolare funzionamento oppure occorrenti a qualificare o
specializzare l’attività da esse svolta.
Le organizzazioni svolgono le attività di volontariato mediate strutture proprie o, nelle forme e nei modi previsti dalla legge, nell’ambito di strutture pubbliche o con queste convenzionate.
Ora a chiedo a questi Signori Volontari con quale criterio pretendono l'internalizzazione.
Detto questo farebbe piacere se i soccorritori VOLONTARI interessati fossero internalizzati qualora la nostra Regione e l'ASL BR avessero le condizioni! mi ricordo a me stesso i tagli del personale infermieristico, medico e la chiusura di molti ospedali e relativi servizi.
Inoltre vi invito a dare lettura a questo link:
martedì 25 dicembre 2012
Grazie a quei due ragazzi del 118
BRINDISI – La scalinata virgiliana sembra l’epicentro delle storie di questo Natale 2012 a Brindisi. Ecco la lettera inviataci da un cittadino, che ne racconta un’altra, concludendo con una garbata critica. Noi la pubblichiamo, e naturalmente siamo pronti anche a pubblicare una risposta da parte della polizia municipale.
“Salve, vi riporto la situazione alla quale ho assistito lunedì 24 dicembre, Vigilia di Natale. Sto passeggiando con un amico lungo il porto deserto. Sulla scalinata di Virgilio notiamo un uomo steso sui gradini con accanto una bottiglia di whisky quasi vuota. L’odore di alcool è intenso. Ci avviciniamo per vedere le sue condizioni. Non può rimanere lì steso e in quello stato. Mentre sto per chiamare il 113, si avvicinano a noi un signore con due ragazzi, i quali concordano che è necessario chiamare qualcuno.
Alle 17.46 chiamo il 113, mi presento, spiego la situazione e mi mettono in contatto con il comando dei Vigili Urbani. Rispiego la situazione: “C’è un uomo a terra visibilmente ubriaco e credo che non possa rimanere così”, mi sento rispondere: “Chi è il solito ubriaco?”, “Bah, non so se è il solito ubriaco. Che faccio chiamo il 118?”, “No no, ora mandiamo noi una pattuglia e poi decidono i colleghi come intervenire”. Alle 18.05 non si vede alcun vigile, allora chiedo al signore che era sopraggiunto di chiamare a sua volta la polizia municipale.
Gli dicono che non ci sono pattuglie disponibili, né della polizia, né dei carabinieri, né dei vigili del fuoco, e forse è lo stesso ubriaco che stava all’aeroporto. Chiama allora il 118, rispiega la situazione e in circa 10 minuti sono sul luogo. Sono in due, un ragazzo e una ragazza. Il ragazzo si avvicina, chiede all’uomo steso come si sente, il suo nome e se vuole andare in ospedale. Questi non sa dire il proprio nome e non vuole andare all’ospedale. Allora il ragazzo telefona a qualcuno per fare rapporto e poi si avvicina nuovamente all’uomo per chiedergli se era andato prima all’aeroporto.
L’uomo risponde di sì. Il ragazzo riferisce la risposta e poi parlando sempre al cellulare dice: “Non so se firma per farci andare via”. Si avvicina nuovamente all’uomo, inizia a parlargli, gli richiede nuovamente se vuole andare in ospedale e questa volta la persona stesa sui gradini risponde di sì. Il giovane del 118 ci chiede allora di aiutarlo a farlo alzare e ad accompagnarlo alla barella che è rimasta in cima alla scalinata.
Speriamo che i vigili urbani oltre al elevare contravvenzioni elevino un po’ di più la sensibilità nell’ aiutare il prossimo. Un grazie al 118, e quel ragazzo in particolare”. (lettera firmata)
fonte:http://www.brindisireport.it/cronaca/2012/12/25/grazie-a-quei-due-ragazzi-del-118/
IL rapporto fra Medico ed Infermiere
Sanità |
Dicembre 2012 |
Tra i temi trattati in questo numero segnaliamo:
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Conflitto d'interessi al 118 infermieri rischio licenziamento
SANITA'
Dicembre 2012 |
Chi è operatore del 118 della Asl, quindi, da oggi non potrà più fare anche il volontario, almeno non all'interno delle associazioni convenzionate, per gestire le postazioni del sistema di emergenza nell'ambito di tutto il territorio salentino. All'origine della lettara di diffida, inviata dal direttore generale della asl Valdo Mellone ci sarebbe un presunto "conflitto d'interessi", dovuto al sospetto che dietro queste prestazioni si nasconda un rapporto camuffato da volontariato ma che in realtà preveda una prestazione lavorativa straordinaria e a pagamento. Così gli operatori, che affermano di aver agito nel rispetto delle regole e promettono battaglia legale, avranno 2 settimane di tempo per mettersi in regola ed evitare il licenziamento. |
lunedì 24 dicembre 2012
Buon NATALE
Il Presidente il Segretario i Volontari e i dipendenti augurano ai visitatori del nostro blog tantissimi AUGURI di buon Natale!
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