mercoledì 24 settembre 2014

Neonata rischia di soffocare fra le braccia della madre. Salvata dal 118

Una neonata di appena due settimane è stata salvata dal soffocamento nel primo pomeriggio di oggi dal personale medico e infermieristico del 118 a Torre Santa Susanna. Secondo quanto riportato dai colleghi del sito “La Voce a Sud”, l’emergenza è scattata attorno alle 13, quando alla centrale operativa del 118 è giunta la chiamata della mamma della piccola che in preda al panico ha chiesto l’intervento dei soccorsi perché la sua bambina, di appena 15 giorni, stava soffocando probabilmente a causa di un rigurgito. La segnalazione è stata subito smistata alla postazione di Torre Santa Susanna, la cui equipe è in pochi minuti giunta in via A. M. Leo. Una volta sul posto medico e infermieri si sono visti consegnare dalla donna la piccola ormai cianotica. Durante il tragitto verso l’ospedale Perrino di Brindisi i soccorsi hanno fatto quanto nelle loro possibilità per sbloccare le vie respiratorie della piccola, riuscendo a salvarla prima dell’arrivo in ospedale. Ora la bambina sta bene, tenuta sotto stretta osservazione nel reparto di pediatria.

fonte:http://www.lostrillonenews.it

martedì 23 settembre 2014

Una riflessione a proposito dell'importanza delle cinture di sicurezza su ambulanze e automedica


23 incidenti hanno coinvolto ambulanze o automediche in Italia dal primo di Gennaio del 2013, che hanno visto giungere nei vari ospedali 37 feriti, dei quali 2 gravi e 2 persone decedute
Mi collego agli articoli del sito www.asaps.it , a firma di Lorenzo Borselli e Antonio Petito, relativi all'utilizzo delle cinture di sicurezza a bordo della vetture delle forze di Polizia.
Da sempre sostenitore dell'utilizzo dei sistemi di ritenuta, vorrei lanciare, attraverso il portale dell'associazione, un appello che possa incentivarne l'uso anche per i mezzi di soccorso.
E' raro vedere le nostre strade ambulanze con a bordo personale, che senza alcun motivo non utilizza le cinture di sicurezza.
Se da un lato il soccorso deve essere celere nei confronti dei bisognosi, deve essere altrettanto sicuro il viaggio dell'equipaggio a bordo.
Pur essendo esente dall'utilizzo durante il servizio di emergenza, l'equipaggio non è immune da incidenti.

Lo dimostrano i 23 incidenti che hanno coinvolto ambulanze o automediche in Italia dal primo di Gennaio del 2013, che hanno visto giungere nei vari ospedali qualcosa come 37 feriti, dei quali 2 gravi e 2 persone decedute.
In soli due casi, l'uno a Savona e l'altro a Cesena, l'incidente è avvenuto senza che ci fossero responsabilità, anche minime, da parte dell'autista: nel primo caso è stata una frana a "inghiottire" l'automedica e farla rovesciare, senza però causare feriti; nel secondo, a Cesena, è stato un albero a cadere mentre transitava il mezzo di soccorso, colpendolo di striscio.

Importantissima anche la messa in sicurezza del paziente, che deve essere saldamente vincolato alla barella, anche mediante l'utilizzo delle cinture a 4 punti posizionate sulle spalle dello stesso, che non permettono, in caso di impatto, lo scivolamento in avanti del corpo con immaginabili conseguenze.
Allego alla presente la foto dell'ambulanza, nella quale il 20 giugno di 5 anni fa è deceduto un carissimo amico del 118 di Ferrara, in servizio a Comacchio. Anche in quel caso, l'incidente è avvenuto per tragica fatalità: l'automobilista che veniva in direzione opposta, al fine di favorire il transito del veicolo di soccorso, ha preso il cordolo , sbandando e occupando la corsia opposta, nel momento in cui l'ambulanza transitava, questa si è rovesciata e il caro Mimmo ci ha rimesso la vita...

Stefano Balboni
Autista 118 Ravenna
Socio COES Italia e Asaps



 fonte;http://www.asaps.it/