venerdì 11 febbraio 2011

Autocisterna incastrata sui binari, il treno la sfiora e la capovolge

foto tratte dal sito brindisireport.


FRANCAVILLA FONTANA – Tragedia sfiorata a Francavilla Fontana, sulla provinciale che conduce a Grottaglie, nei pressi del centro di carico intermodale-fantasma. Una autocisterna della Ip, la compagnia petrolifera assorbita da Api, è rimasta incastrata sui binari di un passaggio a livello proprio in coincidenza con la chiusura delle sbarre. Il mezzo pesante è stato miracolosamente solo sfiorato dal regionale in arrivo, il Brindisi-Taranto, diretto verso il capoluogo jonico. L’impatto fra il convoglio e il mezzo ha fatto rimbalzare nei campi l’autocisterna: vuota, e per fortuna.
L’incidente che ha paralizzato la circolazione stradale e ferroviaria, non ha mietuto vittime. Illeso il conducente dell’autocarro, il 47enne Angelo Rana, nato a Molfetta e residente a Massafra (Taranto). Leggermente ferite sono rimaste due donne, una 56enne e una 35enne, entrambe in viaggio sul regionale, ma se la sono cavata entrambe con qualche livido che non ha reso necessario nemmeno il trasferimento in ospedale.


Sul posto sono giunti a tempo di record i vigili del fuoco di Francavilla Fontana, insieme ai colleghi di Brindisi, i carabinieri della compagnia francavillese uomini della Polstrada e del 118. L’ingente spiegamento di mezzi è stato necessario per mettere in sicurezza la zona e regolare la circolazione, paralizzata a lungo sia sulla linea ferroviaria che sull’arteria stradale, allo snodo fra le due province di Brindisi e Taranto. I passeggeri se la sono cavata con uno spavento e un po’ di ritardo nell’arrivo a destinazione.
Le Ferrovie dello Stato hanno attivato per mezzo di Trenitalia un servizio di bus sostitutivi fra i due capoluoghi di provincia. Secondo i primi accertamenti, l’incidente sarebbe stato causato da fattori del tutto indipendenti dall’autista del mezzo pesante. L’autocisterna della compagnia petrolifera, a quanto pare, è rimasta incastrata sui binari a causa dell’asfalto in pessime condizioni sul ciglio dei binari, dunque il conducente non ha avuto il tempo di effettuare la manovra necessaria a superare il passaggio a livello.
di Sonia Gioia

giovedì 10 febbraio 2011

Gemelline scomparse




URGENTISSIMO!!! MASSIMA DIFFUSIONE QUESTE LE FOTE DELLE GEMELLINE SCOMPARSE!!! AIUTIAMO QUESTA MAMMA NELLA DISPERAZIONE "TOTALE " A RITROVARE LE SUE DUE BIMBE SONO GEMELLE "LIVIA ED ALESSIA"...

mercoledì 9 febbraio 2011

Lecce. Dibattito, domani, sul processo di internalizzazione dei servizi nelle Asl pugliesi bloccato dal governo nazionale






Si svolgerà domani, alle 18, presso l'Hotel Tiziano a Lecce un'assemblea pubblica organizzata da Sinistra Ecologia e Libertà sul tema "Libertà e spazio pubblico: internalizzazioni dei servizi e lotta la precariato". 

Sarà un'occasione per discutere sul processo di internalizzazione dei servizi nelle Asl pugliesi bloccato dal governo nazionale come condizione per la firma del "Piano di Rientro" della Regione Puglia. 

Lo stop alle internalizzazioni, per Sel, rischia di produrre gravi conseguenze per la vita e il futuro di migliaia di lavoratori e lavoratrici. 

La Regione Puglia ha chiamato 'internalizzazione' l'auto-produzione di servizi alla persona mediante società in house delle Asl, concepita non solo come una trasformazione della condizione soggettiva di lavoro, ma come un netto miglioramento del servizio sanitario a partire dai ruoli più di trincea come nel caso del 118. 
Nelle prime stesure del Piano di rientro era stata considerata l'internalizzazione come una voce di risparmio, in quanto che le esternalizzazioni rappresentano una lievitazione incontrollata della spesa sanitaria. Poi la politica ha invaso il recinto della ricognizione tecnico-contabile mirata a determinare entità e tipologia dei tagli necessari. 

Assunzioni nella sanità, forse l’accordo a Roma






ROMA— La sentenza della Corte costituzionale arriverà oggi o domani: si saprà se la legge pugliese numero 4, con cui la Regione ha voluto iniziare un processo di internalizzazione dei precari della sanità, verrà definita valida o se invece verrà bocciata, come ha chiesto il governo, impugnandola. Nelle more, però, un risultato importante è stato raggiunto ieri al ministero per i Rapporti con le Regioni: dopo due ore di «chiarimento» su come si è proceduto da parte della Regione e da parte del governo -come ha sottolineato Raffaele Fitto -si è concordato che, a prescindere dalla sentenza della Consulta, si farà di tutto per risolvere il problema; ma -ha aggiunto il ministro -«nel rispetto delle procedure e senza creare illusioni» . In sostanza, si troverà un norma che porti avanti un processo che ha già consentito la stabilizzazione di una parte degli 8000 precari, mentre 3500 sono in attesa di un contratto a tempo indeterminato e di questi 650 sono nel limbo perché, mentre stavano per raggiungere l’agognato obiettivo, il ricorso alla Corte ha bloccato tutto. E una delegazione di questi lavoratori, tutti della Asl di Lecce, era ieri al ministero assieme all’assessore alla sanità e al presidente Nichi Vendola. Disponibilità L’assessore Tommaso Fiore ha spiegato che il ministro ha «manifestato una amplissima disponibilità ad entrare nel merito della questione, per tutelare i lavoratori assunti e avviare un percorso positivo per gli altri» . L’assessore ha quindi ricordato perché il governo ha impugnato la legge pugliese (avrebbe violato i limiti delle assunzioni nel pubblico impiego) e perché la Puglia pensa di essere nel giusto (ad assumere i lavoratori è una società privata, anche se partecipata al 100%da capitale pubblico). Vendola ha voluto chiosare il risultato dell’incontro positivo» : ha ricordato che il presupposto della legge era quello di offrire un servizio migliore, garantire un lavoro dignitoso senza costi aggiuntivi. Una spiegazione illustrata ieri e che avrebbe voluto dare il 29 luglio scorso, quando arrivò a Roma per firmare al ministero della Salute il piano di rientro dai debiti. Ma allora non fu ascoltato: né dal ministro Ferruccio Fazio e successivamente nemmeno dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il quale definì la Puglia a rischio default come la Grecia. commenti Questo ricordo polemico di Vendola («ma sono pronto ad accantonarlo» ) è arrivato durante la conferenza stampa al termine dell’incontro, in risposta all’affermazione di Fitto: «Il governo non ha mai avuto atteggiamento preconcetto, avendo rigettato 18 leggi di Regioni di destra e di sinistra. Se si fosse proceduto con il dialogo istituzionale, come è stato con l’Emilia, non si sarebbe arrivati a questo. Comunque si troverà una soluzione al problema e nel caso in cui la Corte ci desse torto vorrà dire che per la Puglia si procederà con una tipologia diversa dalle altre Regioni» . Nonostante questo gioco di fioretto, il governatore ha concluso: «Sono contento di fare gli elogi del ministro perché ora si potrà discutere senza pregiudizi» . Invece ancora in alto la mare la discussione per ripartire tra le Regioni il fondo nazionale per la salute: è fallita la mediazione dell’Emilia Romagna che aveva proposto di introdurre il criterio della povertà anche se in percentuali basse. I lavori riprendono oggi.


fonte: la voce di manduria



Internalizzazioni nella sanità, verso l’accordo

Corte CostituzionaleIn attesa della sentenza della Corte costituzionale prevista fra oggi e domani, giungono da Roma segnali di distensione fra governo nazionale, regionale e lavoratori precari della Sanità. Ieri sera infatti nella sede del Ministero per gli Affari regionali, il ministro Fitto il governatore Nichi Vendola e l’assessore Tommaso Fiore e una rappresentanza di lavoratori hanno tracciato un percorso comune da seguire. Ricordiamo intanto che la Corte costituzionale deciderà se la legge pugliese numero 4 con cui la Regione ha voluto iniziare un processo di internalizzazione dei precari della sanità, verrà considerata valida o sarà bocciata come richiesto dal governo centrale.
Dopo più di 3 ore di dialogo intenso fra le parti, si è concordato che, a prescindere dal pronunciamento della Corte Costituzionale, si farà di tutto per risolvere il problema occupazionale, ma sempre nel rispetto delle procedure e senza illudere nessuno. Il ministro Fitto, come sottolineato dall’assessore Fiore ha mostrano grandissima disponibilità a entrare nel merito della questione e vedere quindi come risolvere la questione degli internalizzandi, più di 3000 lavoratori. Anche il governatore Vendola ha definito l’incontro positivo.
B.S.

fonte:: antenna sudi