sabato 15 maggio 2010

Assunzioni nelle Asl concorsi ma non per tutti


L’assessore pugliese Fiore: mai modificate le procedure


Un documento fantasma, pubblicato sul sito della Regione e prontamente rimosso: se non ci fosse in gioco il futuro dei 7mila lavoratori della sanità che aspettano l’inter nalizzazione, la storia sarebbe anche divertente. Ma, stavolta, scompaiono i sorrisi e resta il giallo: la giunta regionale - garantisce l’assessore alla Salute, Tommaso Fiore, - non ha mai modificato le procedure di assunzione. Chi è già dipendente dei privati o delle coop che erogano i servizi alle Asl pugliesi - garantisce Fiore - non dovrà sostenere alcun concorso, ma sarà assorbito («internalizzato») direttamente dalle nuove società in-house.
Si parla del personale che oggi lavora negli ospedali alle dipendenze delle cooperative e dei privati, occupandosi ad esempio di ausiliariato, pulizie, 118, ristorazione e informatica. A questi lavoratori è stata promessa l’assunzione da parte delle strutture pubbliche: per ora ha cominciato soltanto Foggia, mentre le altre aziende sanitarie si stanno ancora organizzando.
La storia è questa. Il 31 marzo la giunta regionale (assente il presidente Ven dola) si riunisce per modificare le «linee guida per la costituzione, attivazione e gestione delle società» in-house. Il «Cifra» (il sistema interno di gestione delle delibere) e il sito della Regione pubblicano un documento di 24 pagine che prescrive - tra l’altro - l’obbligo di effettuare il concorso per tutte le assunzioni, così come del resto chiede la legge nazionale. Ma quel documento - ha spiegato ieri l’assessore - è stato pubblicato «per errore»: «Si trattava di una bozza intermedia, che non doveva essere resa pubblica». Nella delibera approvata il 31 marzo, dice Fiore, «sono stati modificati soltanto i requisiti dell’ammi - nistratore unico delle aziende in-house e la previsione del relativo compenso».
Dai «log» del sistema Cifra è facile - la «Gazzetta» ne ha chiesto conto a chi può farlo - verificare chi ha caricato il documento fantasma (nel caso specifico, si tratta di una funzionaria dell’asses - sorato alla Salute). Il che dimostra che l’ipotesi «concorsi per tutti» è (oppure è stata) una delle possibilità su cui gli uffici hanno ragionato. Tuttavia l’as - sessore ci tiene a dichiarare «privo di ogni fondamento» il clamore suscitato ieri tra i lavoratori dopo la pubblicazione della notizia. Come si procederà, allora? «Se le agenzie in house che hanno il compito di internalizzare - è l’esempio che fa Fiore - avessero bisogno di un ragioniere, allora dovranno assumerlo con procedure di evidenza pubblica, esattamente come farebbe la Asl. Per quanto riguarda i servizi già svolti dalle cooperative, invece, le agenzie in-house potranno procedere al trasferimento diretto del personale». Questo non vale, ovviamente, per i volontari del 118, che non avendo vincoli di dipendenza non possono essere internalizzati. «Ma nell’Omnibus - precisa l’assessore - è stato inserito un apposito comma: le agenzie in-house devono tener conto dell’esperienza maturata per il servizio sanitario regionale».
Il problema (si veda il box a destra) è che l’approccio pugliese alle internalizzazioni potrebbe scontrarsi con la Corte costituzionale: il principio dei concorsi per l’assunzione è infatti già stato ribadito più volte in sede giurisdizionale. Ma Fiore si mostra ottimista: «Le società in-house - dice - sono agenzie di diritto privato. E non credo che la Corte costituzionale vorrà intervenire sulle prerogative di un’agenzia privata, anche se a capitale pubblico».

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