martedì 14 settembre 2010

Scoperto falso medico



Scoperto falso mediconon aveva manco il diploma
Aveva la terza media ma esibiva una laurea (falsa) in medicina da 110 e lode grazie alla quale esercitava la professione, anche nei Pronto Soccorso. Per raggiungere il suo fine Matteo Politi, di 30 anni, di Venezia ma domiciliato a Verona, aveva anche rubato l’identità e la qualifica a un vero medico - originario del brindisino - specialista in Cardiologia presso il Policlinico di Modena, risultato totalmente estraneo ai fatti e, suo malgrado, vittima della situazione. Matteo Politi è stato smascherato nel Poliambulatorio Verona mentre stava visitando due agenti donne sotto copertura. Ai carabinieri e alla Polizia Municipale di Verona l’indagato si è presentato con il nome del vero medico. Messo alle strette ha confessato. «E un caso di clonazione professionale: aveva documenti d’identità, codice fiscale e altro del vero medico» ha detto Luigi Altamura, comandante della polizia municipale scaligera. A tradire l’indagato è stata la sua mancata iscrizione all’Albo dei Medici Chirurghi di Venezia al quale però aveva tentato di accedere producendo false dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Infatti, il no alla richiesta di conferma del reale conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia e del superamento dell’esame di Stato comunicato dall’Università di Verona a Venezia, sua città di residenza, ha portato il presidente dell’Ordine dei Medici lagunari a denunciare il richiedente. In «facebook» il falso medico appariva con il camice e con lo stetoscopio al collo; in realtà, fino al settembre 2009, aveva fatto il noleggiatore di auto per conto di una ditta veronese. Non aveva nessuna esperienza medica, ma esercitava. Alle agenti sotto copertura Politi si era presentato come specialista in medicina estetica. Grazie alla documentazione in mano ai carabinieri è stata ricostruita la «carriera» di Matteo Politi che, sebbene in possesso di diploma di licenza media inferiore, si era fraudolentemente iscritto al primo anno della facoltà di Medicina Chirurgia dell’Università di Verona (senza dare alcun esame) mediante la falsa autocertificazione del conseguimento del diploma di maturità in un liceo veneziano. Poi aveva trovato la strada più breve «clonando» anche il tesserino dell’Ordine dei Medici, certificazioni e titoli abilitativi dell’ignaro vero medico quasi omonimo. L’indagato, per non cadere in possibili contraddizioni, tra i nomi di battesimo Luigi e Vincenzo del vero medico, aveva aggiunto anche il suo (Matteo), con il quale si presentava e si faceva chiamare da «colleghi» e «pazienti». Una certa dimestichezza con gli strumenti e le pratiche mediche, oltre alla capacità oratoria, sono state utili al veneziano per ingannare varie direzioni sanitarie. Ha infatti prestato, in tempi diversi dal 2009 ad agosto 2010, – hanno ricostruito gli investigatori – la sua opera come medico di Pronto Soccorso o medico di guardia ed internista all’ospedale «Orlandi» di Bussolengo (Verona) dove ha «curato» circa 300 pazienti. Ha anche svolto decine di trattamenti di medicina estetica


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